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LaRouche risponde a Mikhail Leontiev

23 agosto 2008 (MoviSol) – Il noto annunciatore Mikhail Leontiev ha affermato il 19 agosto sul canale televisivo russo Channel One, dopo aver discusso le affermazioni di Condoleezza Rice: “Esiste un’epressione nella lingua inglese, “crazy empire”, un impero psicotico. L’ultima prova di questa follia è quanto sta accadendo in Pakistan”.

Un altro annunciatore gli ha dato manforte, dicendo: “Pervez Musharraf è stato per nove anni presidente del Pakistan, l’alleato strategico degli americani nella regione e l’unica potenza nucleare del mondo islamico. Dopo l’11 settembre, nonostante il diverso sentore della nazione, Musharraf ha sostenuto la lotta americana ad Al Qaeda e ai Talebani, nelle zone al confine con l’Afghanistan. Egli ha soffocato duramente l’islamismo radicale. Ora ha dovuto dimettersi, a causa della democratizzazione imposta dagli Stati Uniti, che ha già portato il Pakistan nella totale destabilizzazione e ad una gravissima crisi”.

Leontiev ha così ribattuto: “Musharraf è stato l’unico leader a riuscire a mantenere la stabilità in una nazione - il Pakistan - estremamente complessa, reprimendo gli islamisti radicali e garantendo il pieno controllo del potenziale nucleare. I leader corrotti, la cosiddetta opposizione, sbucati fuori dal cappello magico degli anglo-americani, si odiano l’un l’altro e sono incapaci di fare altrettanto. Stando alle analisi di americani con la testa sulle spalle, la bomba pachistana è molto più pericolosa di quella inesistente iraniana. Chi la prenderà in mano? Che cosa accadrà di questa regione di non bassa priorità e di non scarsa popolazione? Di queste cose dovrebbero preoccuparsi i partner europei degli Stati Uniti, piuttosto che delle lagne di un georgiano paranoico e fustigato”.

“Questa è una descrizione accurata dell'intera situazione”, ha risposto Lyndon LaRouche. “Naturalmente egli parla come uno specialista di intelligence su quell'area".

"Per me, la cosa era ovvia", ha proseguito. “È ovvia, per le discussioni che ho avuto con certe persone a proposito del via libera all’estromissione di Musharraf in un contesto di grande confusione per il Pakistan: in questo modo sono state scatenate tutte le tensioni della regione. Ricordiamoci che il Pakistan è sì una potenza nucleare, ma soprattutto non dimentichiamo che l’intera operazione è stata condotta dai sauditi. È questo che deve essere detto! Che si tratta di un’operazione saudita e anglo-americana.”

Ha poi specificato quanto già detto recentemente (vedi questa pagina): “La chiave di tutto, in questa faccenda, è l’operazione ‘Al Yamamah’ del principe Bandar. L’intera regione ne è interessata, perché i sauditi sono al centro della destabilizzazione. La famiglia Bush è fortemente indebitata, per così dire, nei confronti di gente come il principe Bandar. Così la corruzione arriva fino al cuore del governo americano. L’operazione britannico-saudita e le connessioni con Bush sono, in questa situazione, assolutamente cruciali”.

“D’altra parte”, ha continuato LaRouche, “abbiamo la altre folli operazioni britanniche, come quella in Georgia. È stupefacente come siano riusciti a piazzare George Soros, il sostenitore di Obama, nel mezzo di ogni cosa. Costui è diventato l’uomo per tutte le stagioni, simile ad un aspirapolvere universale con cui si pulisce ogni angolo del mondo. E Soros è in realtà l'intelligence britannica. Anzi, egli è uno degli agenti più in vista, che prende direttive dal Ministero degli Esteri britannico. Davvero, quest’uomo non prova alcuna vergogna nell’agire per conto dei britannici.”

“Siamo franchi: ci troviamo davanti alla terza guerra mondiale” ha proseguito LaRouche, “ davanti ad una guerra mondiale nucleare, naturalmente. Il mondo intero rischia di scivolare in un conflitto nucleare, soprattutto a causa di errori di calcolo, o meglio: a causa di una combinazione di Schrecklichkeit [terrore deliberato] e calcoli sbagliati. Questa gente è peggiore di Hitler. Al meno, quel bastardo sapeva il fatto suo: questi no.”

“Leontiev ha ragione”, ha poi concluso,”ha ragione in assoluto. Solo che ha lasciato da parte un ingrediente importante: si tratta di un’operazione britannico-saudita. In quest’operazione, riconducibile agli accordi con la BAE Systems (vedi questa pagina e questa pagina) è il vero mostro della faccenda. Essa rappresenta, purtroppo, un fattore d’influenza sul comportamento americano. Non abbiamo bisogno di una presidenza Obama, perché la vera presidenza è la monarchia saudita. La Casa Bianca è una dipendenza della monarchia saudita”.


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