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Obama soffoca le missioni verso Marte


Disegno progettuale di un primo
insediamento umano su Marte

12 febbraio 2012 (MoviSol) - Gli scienziati e gli ex funzionari della NASA sono sempre più infuriati per i tagli al bilancio che nel 2013 dovrebbero colpire il settore dell'ente spaziale dedicato alle missioni planetarie. Domani dovrebbe essere confermata la riduzione di 300 milioni di dollari dei 1500 dello stanziamento complessivo iniziale. Il programma per Marte verrebbe ridotto di oltre 200 milioni a partire da un bilancio di 581,7 milioni. Ciò conferma i timori dell'ente spaziale di non riuscire a collaborare con l'Europa alle missioni "ExoMars" del 2016 e del 2018. La scusa per questa ulteriore riduzione dei finanziamenti è la necessità di sostenere con 1800 milioni di dollari i costi dovuti al prolungamento d'uso del telescopio Webb.

Ed Weiler, ex direttore delle missioni scientifiche dell'ente, parlando al AAAS Science Insider ha spiegato perché si sia licenziato nello scorso autunno, stanco di combattere con l'Ufficio presidenziale per la Gestione e il Bilancio (OMB) per salvare i programmi su Marte - una battaglia risoltasi quest'anno con una sconfitta definitiva. Egli descrive come "irrazionali" i tagli a missioni che si erano rivelate di grande successo. Weiler riferisce di aver detto all'amministratore della NASA Bolden che la battaglia "non è per Ed Weiler, né per il Direttorato sulle Missioni Scientifiche, nemmeno per la NASA. È per la nazione. Siamo l'unica nazione al mondo ad aver dimostrato la capacità di portare qualcosa su Marte. Come possiamo permettere che venga affossata una simile competenza?"

Scott Hubbard, un planetologo a capo dei programmi su Marte ha definito i tagli "una tragedia scientifica e un danno nazionale". Riferendosi ai membri dell'ufficio OMB, Hubbard ha detto che "Essi non sembrano interessati a trovare la vita nell'universo o a lasciare che gli esperti gestiscano i loro propri programmi si ricerca".

Le commissioni al Congresso ed al Senato terranno nelle prossime settimane della audizioni su questa richiesta di tagli al bilancio. Il congressista democratico Adam Schiff, rappresentante il Laboratorio sulla Propulsione a Getto (JPL) che gestisce le missione planetarie, afferma di aver conferito con Bolden, in un incontro "teso". Il laboratorio JPL ha già dovuto licenziare circa 240 persone, nel corso degli ultimi due anni, a causa di precedenti tagli. Schiff annuncia che combatterà questa tranche di austerità "con le unghie e con i denti".

Se il Congresso combatterà così come si oppose alla cancellazione imposta da Obama del programma di esplorazione umana dello spazio, non c'è da aspettarsi granché. Resta sulle spalle del LaRouche PAC il compito di difendere questo motore di progresso materiale e spirituale.

Allorché Obama, già due anni fa, cominciò a chiudere i rubinetti alla NASA, la reazione della comunità scientifica italiana fu di grande impotenza.

Speriamo che questa volta qualcuno capisca che la miglior difesa è l'attacco, non stia ad aspettare come andranno le cose, alzi la voce e sostenga un movimento politico come il nostro, che non ha mai accettato i compromessi alla base del depotenziamento della scienza anche nella nostra Repubblica. E dimostri, in questo modo, i propri meriti e la fondatezza delle lagne che normalmente si esternano a tagli avvenuti.


Vedi anche:

"Per uscire dalla crisi, servono uomini su Marte" (2009)

"Buzz Aldrin indica Marte come rimedio alla crisi globale" (2009)

"Si accumulano i motivi per l'impeachment di Obama o le sue dimissioni" (2010)

"Il salvataggio dei minatori cileni mette in risalto la follia di chiudere i programmi spaziali" (2010)

"La fine dell'esplorazione americana di Marte?" (2011)

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