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Anche a San Bonifacio si discute di separazione bancaria

27 aprile 2013 (MoviSol) - Anche quest'anno MoviSol è stato ospite della Antica Fiera di San Marco parlando di separazione bancaria ad un convegno su "Est Veronese, economia-commercio, agricoltura e industria" indetto dalla Associazione Consulta del Lavoro di San Bonifacio (Verona). Come l'anno scorso, Giancarlo Baggio, presidente della Consulta del Lavoro, ha presentato tutti i relatori, invitando i presenti a sostenere MoviSol per le sue iniziative a favore dello sviluppo economico. Per MoviSol erano presenti la presidente Liliana Gorini e il segretario generale Andrew Spannaus (vedi il resoconto della conferenza dell'anno 2012).

Prima di loro hanno preso la parola il sindaco di San Bonifacio Antonio Casu, che ha dato un quadro drammatico degli effetti del patto di stabilità definendolo un "vincolo micidiale" sotto il quale "anche riparare le strade diventa difficile". Il sindaco ha ricordato ai presenti di aver scritto al governo Monti a proposito della messa in sicurezza delle scuole, e gli è stato risposto che non è possibile perché "va contro il patto di stabilità". È stato seguito da Ferdinando Albini, vicepresidente della Camera di Commercio, che ha esordito dicendo "ci è stato detto che siamo alla fine del tunnel, ma in realtà è un treno che ci viene addosso: imprese, Comuni, tutti siamo in difficoltà" perfino in un territorio felice come quello di Verona, grazie all'export di vini (Vinitaly) e prodotti agricoli. "500 aziende hanno chiuso" per la mancanza di credito da parte delle banche. Ha concluso il quadro, drammatico, della situazione Tiziano Zigiotto, presidente dell'INEA (Istituto Nazionale Economia Agricola) che ha parlato delle modifiche del PAC in sede europea e di come colpiscano in particolare gli stati agricoli che finora stavano bene, tra cui Italia, Francia e Spagna.

La presidente di MoviSol Liliana Gorini ha voluto contrastare a questo quadro alquanto deprimente di chiusura di imprese, perdita di lavoro, sacrifici imposti per "far quadrare il bilancio" (non quello degli stati, quello delle banche speculative, come dimostra il prelievo forzoso del 15% preteso per l'Italia da Jörg Kramer di Commerzbank, con la scusa che l'Italia è più ricca della Germania). Per dare una ventata di ottimismo Gorini ha mostrato per prima cosa la cartina delle azioni per la legge Glass-Steagall negli Stati Uniti, sia a livello statale che federale, invitando i presenti a seguire il modello americano: "ciascuna delle mozioni presentate in 25 parlamenti locali sono state il risultato della mobilitazione di cittadini preoccupati, molto dei quali agricoltori come in South Dakota, che vanno a trovare il parlamentare locale, gli scrivono o gli telefonano, esigendo che prenda posizione sulla separazione bancaria e chieda al Congresso la rapida approvazione della legge Glass-Steagall".

La stessa cosa sta facendo il movimento di LaRouche in Francia, Germania, Italia, Danimarca, Islanda e Svezia, e ogni disegno di legge per la separazione bancaria è il risultato di questa mobilitazione. "Vi invito quindi tutti, singolarmente e collettivamente, ad unirvi a MoviSol in questa battaglia, che possiamo vincere. La scelta è davvero tra Glass-Steagall o l'iperinflazione stile Weimar" che Gorini aveva mostrato in una serie di grafici, a partire dalla Supernova del credito di Bill Gross (Pimco) per arrivare a quelli della crescita iperbolica dei derivati, che confermano in pieno la "funzione del collasso economico" presentata da LaRouche in Vaticano nel 1997.

In conclusione Andrew Spannaus si è avvalso di alcuni grafici per illustrare che cosa l'Italia deve attendersi se essa subirà passivamente le pressioni della Troika (UE, BCE, FMI) nel falso tentativo "di mantenere la credibilità e gli impegni a livello internazionale". Il grafico che ha mostrato sui costi della politica, di cui tanto si parla dalla vittoria del M5S come se fossero l'unico problema in Italia, paragonati ai costi (decine di volte più alti) del Fiscal Compact e del Fondo Salvastati (alias salva banche speculative) dimostra come bisogna andare oltre la superficie e affrontare i problemi al livello più profondo. Occorre varare la separazione bancaria sul modello Glass-Steagall, seguita naturalmente da un nuovo sistema creditizio, da grandi progetti come il ponte eurasiatico di sviluppo ed il Piano di MoviSol per lo Sviluppo dell'Europa Meridionale e del Mediterraneo. Anche a livello internazionale, ha spiegato Spannaus, la scelta è tra la cooperazione per la ricerca scientifica e spaziale, esemplificata dall'offerta russa per l'Iniziativa di Difesa della Terra, e lo scontro geopolitico tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia e Cina per esempio rappresentato dall'ennesimo tentativo britannico di provocare una guerra in Siria con le accuse sulle armi chimiche, come fece in Iraq con le armi di distruzioni di massa. "Il ruolo dell'Italia sullo scacchiere internazionale può essere molto importante" ha concluso Spannaus "come lo fu con Mattei in Nord Africa, Iran e Russia", ma la precondizione è liberarsi dalla camicia di forza del sistema Euro. Gli interventi di Gorini e Spannaus sono stati molto apprezzati dal pubblico, che ha chiesto ai relatori come possa attivarsi per far adottare anche in Italia una legge per la separazione bancaria (vedi la lettera da mandare a parlamentari, sindaci, sindacalisti, associazioni di categoria).

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