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Rohatyn deve fare i conti con il movimento giovanile di LaRouche

     
Felix Rohatyn

L’ex banchiere di Lazard Frères Felix Rohatyn e l’ex senatore Warren Rudmann avevano organizzato il 27 marzo scorso un incontro al National Press Building di Washington per fare propaganda, in ambienti parlamentari, alla “National Infrastructure Commission” (NIC), una iniziativa concepita da Rohatyn per mischiare le carte in tavola, sopratutto tra quei democratici che, pur considerando con favore le proposte economiche diffuse da LaRouche, non hanno la chiarezza e il coraggio necessari a schierarsi con il noto “statista controverso”.

La differenza tra il piano di LaRouche e quello di Rohatyn sta nel fatto che il primo punta all’erogazione di credito pubblico, come fece Franklin D. Roosevelt, mentre il secondo cerca di trasformare le infrastrutture in un business (improbabile) per investitori privati. (vedi questi due articoli: La favola dei due babbei e Di nuovo su Rohatyn). L’argomento è stato anche trattato da un articolo apparso il 24 marzo sul Ft. Wayne Journal che titolava: “Il nuovo gioco più eccitante a Wall Street— investire in infrastrutture”, e riferiva che i gruppi Carlyle e Goldman Sachs sono in testa nel fare grandi investimenti nelle infrastrutture, come quello che ha visto lo stato dell’Indiana dare in leasing l’autostrada 90 a investitori stranieri, un investimento che per i cittadini si trasforma in pedaggi, altro che sviluppo.

Rohatyn non è nuovo a scimmiottare LaRouche. Sono infatti noti i suoi tentativi di “dirottare” la proposta della Nuova Bretton Woods, in particolare a seguito del favore con cui è stata accolta al parlamento italiano (vedi qui -- verso la alla fine del dibattito).
Per dirottare il dibattito sulle infrastrutture, Rohatyn ha costituito al Center for Strategic and International Studies (CSIS) la Commissione infrastrutture pubbliche in cui figurano: il sen. Christopher Dodd, Rudman, Rohatyn, Bernard Schwartz (CEO di Loral Electronics e dirigente del Democratic Leadership Council), Everett Ehrlich e Benjamin Landy, dirigenti dello staff del CSIS, il presidente del CSIS John Hamre, Arnold Schwarzenegger e il sen. Chuk Hagel.

Ad attenderli al varco però, all'incontro del 27 marzo, c’era una folta delegazione del movimento giovanile di Lyndon LaRouche (LYM). Rohatyn ha aperto i lavori con un dicorso in cui ha reclamato l’eredità delle migliori leggi che permisero in passato lo sviluppo infrastrutturale, da quella per la TVA alla National Defense Highway Act.
I giovani si sono lanciati in una serie di interventi, chiedendo ad esempio come fa Rohatyn a riconciliare la sua politica di privatizzazione delle forze armate e dei servizi con quella che dovrebbe essere una politica del settore pubblico di promozione delle infrastrutture. Il piano NIC non prevede una vera spesa pubblica ma l’istituzione di una “commissione di banchieri” che gestirebbe gli investimenti per le infrastrutture.

È stato subito notato come Rohatyn si sia avvicinato all’orecchio di Rudman per dire “LaRouche”. Rudman ha cercato di essere sportivo: “Ci rendiamo perfettamente conto che Lyndon LaRouche ha le sue opinioni in proposito e ci rendiamo perfettamente conto che le state promuovendo attivamente qui a Washington, è vostro diritto, ma noi non ne discutiamo qui”.
Il moderatore ha capito che tutti quei giovani in sala sapevano il fatto loro per cui ha passato il microfono alla prima testa brizzolata che ha visto, ma la sua speranza è rimasta delusa, il signore di mezza età ha detto: “va bene, ponendo la politica di Lyndon LaRouche in altri termini ... voi siete favorevoli o contrari al metodo seguito da Franklin D. Roosevelt per l’erogazione del credito pubblico abbondante che occorre per creare infrastrutture moderne e per un budget degli investimenti come propone LaRouche?”. A questo punto Rohatyn ha perso le staffe: “No! Noi non faremo quello che fece Roosevelt! Il governo e le tecniche di finanziamento hanno fatto tanta strada da allora, c’è il finanziamento statale o locale, ci sono i fondi pensione dei sindacati, ci sono i mercati azionari e quelli obbligazionari. Noi siamo molto lontani dai metodi della RFC”, la Reconstruction Finance Corporation con la quale Roosevelt scavalcò la Federal Reserve facendone un organismo dirigista di emissione del credito sul modello della banca nazionale di Hamilton.
Il moderatore, ormai disperato, ha pensare bene di dare la parola al collaudato personale del CSIS in sala, così il dibattito è continuato con le lodi alla globalizzazione, alle privatizzazione, alla vendita di infrastrutture ad investitori stranieri, ecc.

A conclusione dei lavori i giovani hanno avvicinato Rohatyn promettendogli che lo costringeranno ad abbandonare il partito democratico, dove adesso la fa da padrino, perché ha alle spalle i grandi finanziamenti per farlo. Per questo motivo LaRouche ritiene essenziale, oltre all’opera di denuncia, trasformare la base del partito a livello delle contee, come il LYM ha cominciato a fare in California. (vedi qui).


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