Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

Il razzista Al Gore

30 marzo 2007 – Lyndon LaRouche ha lanciato negli USA una campagna di denuncia del razzismo che anima l'intera carriera di Al Gore, primo responsabile delle ripetute sconfitte elettorali e politiche dei democratici. La rivista EIR ha già pubblicato e continuerà a pubblicare dossier e documentazioni su questi temi:

  • Al Gore iniziò la sua carriera politica come strumento dell'FBI nella famosa "Operation Fruehmenschen" (ovvero operazione uomo primitivo, come caratterizzazione dispregiativa dei neri) con la quale la FBI gestì una vasta serie di trappole per incastrare e rovinare i politici e altri leader di colore. Nel 1974 Gore partecipò alla trappola tesa contro Morris Haddox, un leader dei neri di Nashville impegnato ad impedire che la propria comunità fosse disgregata dalla diffusione di droga e prostituzione controllate dalla locale polizia. A quell'epoca una convention dei neri condannò all'unanimità la condotta di Gore e del suo datore di lavoro al giornale Tennessean di Nashville.
  • La carriera politica di Al Gore è stata finanziata dai settori del partito democratico controllati in passato da Averell Harriman e oggi da Felix Rohatyn. Si tratta di ambienti che, come è stato documentato dall'EIR e da altri, hanno promosso il razzismo con l'eugenetica e con il “controllo demografico”, che, come noto, è soprattutto indirizzato a colpire le “popolazioni povere”.
  • Tra gli aspetti recentemente messi in luce da queste ricerche spicca il ruolo del Middlebury College, nel Vermont, dove Rohatyn ha un suo centro di influenza, che da almeno un secolo è il centro della campagna di eugenetica, mirante soprattutto allo sterminio dei pellerossa e dei franco-canadesi, tanto che Rohatyn si è meritato il soprannome di “Mostro di Middlebury”. Dagli anni Sessanta il Middlebury College guida gli studi ambientalisti ed oggi è all'avanguardia sul tema della riduzione delle emissioni. Ad esempio, Jonathan Isham, luminare ecologista della scuola, appartiene sia al Centro di Rohatyn nell'università che al Climate Project di Gore. Prima di darsi all'ecologia però questo Isham studiò antropologia, compreso uno studio per la Banca Mondiale sulle dinamiche sociali in Africa e in Asia in rapporto agli investimenti, in particolare per l'acqua.
  • Al Gore si adoperò in prima persona per impedire il trattamento dei malati di AIDS in Sud Africa con medicinali generici all'epoca in cui presiedette la Commissione USA-Sud Africa sull'AIDS. Egli infatti minacciò rappresaglie economiche contro una nazione messa in ginocchio dalla piaga dell'AIDS, cosa per cui fu giustamente criticato dagli attivisti contro l'AIDS come un tentativo di genocidio contro l'Africa Nera. Dopo essersi riempito la bocca di tanti buoni sentimenti verso le vittime dell'AIDS Gore si schierò con gli interessi dei monopoli farmaceutici avallando di fatto il genocidio.
  • Dalla fine degli anni Ottanta Al Gore promuove l'embargo della tecnologia moderna verso il Terzo Mondo, con la scusa che si tratta di “tecnologia duale”, ovvero utilizzabile sia per scopi civili che militari. In queste tecnologie duali rientrano persino i mezzi di trasporto pesanti e i composti chimici primari per la produzione di fertilizzanti, per non parlare del nucleare. A proposito dell'Iraq Gore ebbe a dire: “Il mondo non ha bisogno del contributo iracheno alla scienza spaziale o dei risultati dell'Iraq nella fisica nucleare - pratica o applicata”. Questo apartheid tecnologico contro il Terzo Mondo colpisce in particolare le popolazioni “colorate”.
  • Il presunto programma ambientalista di Al Gore, ripreso letteralmente da quello dell'erede al trono d'Inghilterra principe Carlo, in pratica è un attacco rivolto alle popolazioni del Terzo Mondo, soprattutto quelle africane, in quanto tende a privarle di ogni opportunità di sviluppo industriale da cui dipende la possibilità di queste popolazioni di sottrarsi al genocidio imposto con il sottosviluppo.
    La logica di questa truffa ambientalista è stata criticata persino dall'ottantenne Fidel Castro secondo il quale la conversione del mais in etanolo - come esige il programma ambientalista - condurrebbe necessariamente alla morte prematura di tre miliardi di persone in tutto il mondo.


[inizio pagina]

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà