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[Solidarietà, anno VIII n. 2, giugno 2000]
LEuro travolto dal crac finanziario globale
La crisi della moneta unica è orchestrata artificialmente
La svalutazione che colpisce leuro dallinizio dellanno ed in particolare da metà aprile non è certo dovuto ai "ritardi" delleconomia europea sulla strada della globalizzazione ma nemmeno alle debolezze intrinseche della moneta unica che altrimenti Solidarietà ha ripetutamente indicato in passato.
La perdita di oltre il 25% del valore delleuro rispetto al dollaro è il risultato di unaggressiva manovra concertata dagli ambienti finanziari anglo-americani e mirante a far affluire i capitali internazionali nellarea del dollaro, come strategia volta ad evitare un crollo più che dovuto delleconomia USA prima delle presidenziali del novembre prossimo.
Il deficit complessivo degli USA nel 1999 ammontava a 338 miliardi di dollari, mentre nel corso dello stesso anno gli investimenti stranieri affluiti nei mercati azionari e obbligazionari USA, principalmente provenienti dallEuropa, sono ammontati a 370 miliardi, secondo le stime ufficiali (probabilmente approssimate con notevole difetto). Laumento del deficit commerciale, laccelerazione dellinflazione ed i mercati azionari ipervolatili sono fattori che rendono le piazze statunitensi sempre meno attraenti. Se i flussi di capitale straniero dovessero ridursi, Wall Street subirebbe un crac colossale che si ripercuoterebbe direttamente sulla scena politica.
La realtà di questo crac imminente è confermata dalla Banca per i Regolamenti Internazionali (BRI) che nel rapporto annuale presentato il 5 giugno denuncia esplicitamente i rischi notevoli a cui è esposta leconomia americana, affermando tra l'altro che "Un atterraggio morbido non è affatto garantito". Lanalisi della BRI è stata censurata in blocco dai mezzi di informazione USA!
La regia di Summers
I registi dello scenario elettorale "Gore & Bush", in programma fino al prossimo novembre, hanno deciso di ricorrere "ad altri mezzi" per sostenere lafflusso dei capitali stranieri a Wall Street: gli investimenti in zone come quella delleuro debbono essere resi "meno attraenti". La regia di questa manovra è stata affidata al Segretario del Tesoro USA Larry Summers. Lui avrebbe "convinto" le banche centrali della sfera imperiale anglo-americana Inghilterra, Canada, Australia e alcuni paesi latinoamericani e asiatici a concertare una manovra di scarico sistematico di euro e di valute nazionali europee in cambio di dollari. Loperazione avrebbe richiesto un ricorso massiccio a transazioni derivate di vario tipo.
Questo spiegherebbe ciò che sarebbe altrimenti inspiegabile: il 19 aprile il dipartimento del Commercio USA ha pubblicato nuove cifre record del deficit commerciale, ma nello stesso giorno il dollaro ha raggiunto un nuovo record sulla moneta unica europea. Il marco, calcolato in euro, ha raggiunto il minimo storico in 14 anni nei confronti del dollaro e della sterlina. In rapporto allo yen leuro ha perso il 26% dallinizio del 1999, sebbene leconomia giapponese versi ufficialmente in una recessione e soffra di una crescita negativa che si protrae da mesi. Il 27 aprile la BCE ha aumentato i tassi dinteresse di un quarto di punto percentuale, ma leuro ha continuato a registrare una flessione.
Ricatti inconfessabili?
In occasione dellincontro del G7, tenutosi a Washington il 15 aprile, si è verificato uno scontro aperto tra i rappresentanti dellUnione Monetaria Europea da una parte e Larry Summers dallaltra. Mentre Francia, Germania ed Italia volevano che la dichiarazione finale comprendesse una frase con la quale i ministri delle Finanze e i governatori centrali del G7 dovevano esprimere la convinzione che leuro è sottovalutato del 30%, Summer si è battuto per unaffermazione di valenza opposta, in cui si doveva esprimere il fatto che leuro rappresenta una preoccupazione costante. Subito dopo quellincontro di Washington leuro è colato a picco, mentre lindice Nasdaq ha ricomposto le file per riprendere la corsa al rialzo.
Alla batosta subita dalleuro ha contribuito la notizia a sorpresa, giunta il 29 aprile, dellinchiesta aperta sul conto di Jean-Claude Trichet, il governatore della Banca Centrale di Francia candidato ad assumere la presidenza della Banca Centrale Europea nel 2002.
Lalternativa
Sino ad ora, gli "accordi trilaterali" vigenti tra USA, Europa e Giappone, hanno costretto gli ultimi due ad assecondare i desideri di Washington, ma listeria recentemente sfoggiata da Summer e Greenspan, pronti a dare il colpo di grazia agli alleati come semplice espediente elettorale, costringe Europa e Giappone a correre ai ripari.
Il capo economista della Deutsche Bank, Norbert Walter, ha detto il 26 aprile che gli europei dovrebbero assumere una ferma posizione comune ovviamente contro Summers, pur non facendone il nome e dovrebbero "esigere il trasloco del FMI a Parigi", oppure le banche centrali europee dovrebbero ricorrere alle proprie riserve in dollari, che ammontano a 250 miliardi di dollari, per dare una lezione "agli speculatori internazionali".
Per salvarsi ad Eurolandia non resta che seguire lesempio asiatico (vedi pag. 3), ovvero deve costituirsi come blocco monetario capace di concertare le strategie per respingere le offensive speculative. In tale direzione sembra puntare laccordo franco tedesco allinizio di giugno, che tende a conferire maggiori poteri allE-11 a scapito degli organismi di Maastricht. In tale direzione si colloca anche la proposta del prof. Wilhelm Noelling, uno dei quattro professori tedeschi che fecero ricorso contro lincostituzionalità dellEuro, secondo il quale il processo dellUnione Europea dovrebbe ritornare agli accordi di base del vecchio Sistema Monetario Europeo (SME) valorizzando e dando un nuovo ruolo alla Banca Centrale Europea, ma rimandando lintroduzione delleuro a tempo indeterminato. Infatti, mentre Maastricht poggia esclusivamente su criteri contabili, strettamente monetaristici, lo SME è unorganismo di coordinazione tra stati nazionali sovrani i quali possono impiegarlo per seguire indirizzi economici di promozione della crescita produttiva reale, oltre che per coordinare la difesa contro la speculazione valutaria.
Secondo LaRouche a questo punto il coaugularsi di blocchi monetari regionali "di autodifesa", non solo contro la speculazione ma soprattutto per promuovere le attività produttive, costituisce uno sviluppo molto positivo verso il raggiungimento di un nuovo accordo di Bretton Woods, dato il clima che regna attualmente negli Stati Uniti.
Liperinflazione resta
Su questo tema, in un discorso elettorale tenuto il 26 aprile a Washington, Lyndon LaRouche ha detto: "A proposito delle fluttuazioni selvagge del mercato, dovete sapere che il governo americano, insieme a quello di altri paesi, sta stampando moneta in quantità che non hanno precedenti nella storia. Lunico caso paragonabile è quello della Germania del 1923, la famosa iperinflazione... abbiamo un deficit commerciale, cioè la differenza tra importazioni ed esportazioni, di beni e servizi che presto raggiungerà i 450 miliardi di dollari lanno... Negli USA viviamo con soldi presi a prestito dallestero, e costringiamo gli altri paesi a sostenere la nostra economia con le cattive, minacciandoli con la nostra forza politica e militare. Non disponiamo dei posti di lavoro che occorrerebbero per pagare il nostro reddito. Non produciamo più ciò che consumiamo ... la nostra è uneconomia artificiale. Siamo in un periodo in cui questo sistema crolla e crolla sempre più rapidamente. Questa non è la migliore economia del mondo. È la peggiore economia nellarco di secoli ed occorre rimetterla in ordine al più presto". LaRouche ha inoltre sottolineato che quello che sta facendo Summers alleuro sono iniziative folli e del tutto incompetenti ed ha concluso: "Non riusciranno a controllare un fenomeno del genere. Possono solo influenzarlo, ma tutto ciò che faranno per rimandare il crac, anche di un solo giorno, peggiorerà soltanto la situazione".
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