ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

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Tratto da «Cheney’s ‘Schmittlerian’ Drive for Dictatorship» – gennaio 2006 – LaRouchepac


La marcia degli 'schmittleriani' attraverso le istituzioni


La pletora delle fondazioni esentasse della destra americana che da vent'anni promuovono il revival delle teorie di Carl Schmitt si avvalgono soprattutto di una istituzione, la Federalist Society, per sostenere e coordinare la grande marcia attraverso le istituzioni delle teorie del presidente dei giuristi nazionalsocialisti. Il nome non poteva essere meno appropriato, visto che si rifà ai “Federalist Papers”, che furono scritti da James Madison, Alexander Hamilton e John Jay per spiegare la Costituzione. Lo scopo della Federalist Society, invece, è di sovvertirla.
La Federalist Society (FS) fu fondata nel 1982, nelle facoltà di Legge delle Università di Chicago e di Yale, e si è dedicata a smantellare le garanzie giuridiche che proteggono il General Welfare e a promuovere gli eccessi dello stato di polizia, contenuti ad esempio nei “Patriot Acts” e nei “memorandum sulle torture”. Questi documenti giuridici sono opera degli esponenti della FS che hanno conquistato solide posizioni negli uffici legali del Dipartimento di Giustizia e della Casa Bianca, grazie al sostegno del vice presidente Dick Cheney e del suo primo consigliere legale, David Addington.
Nell'ultimo ventennio la FS ha influenzato i corsi di studio delle principali facoltà di legge con i dogmi anti-americani della “Rivoluzione conservatrice” e ha piazzato elementi e gruppi altamente selezionati di avvocati e magistrati ambiziosi nelle posizioni più importanti dell'Esecutivo e negli enti di controllo federale. Oggi i membri e i simpatizzanti della FS dominano gli uffici legali dell'esecutivo e controllano un numero crescente di magistrati, anche nella Corte Superma. Oltre ai big, c'è uno stuolo poderoso di consulenti, personale di staff e stagisti che hanno legato le proprie sorti al carrozzone di FS.
Un esponente della direzione di FS come C. Boyden Gray, quando fu consigliere legale generale della Casa Bianca di Bush senior, affidò la selezione del personale di legge per la Casa Bianca a Lee Liberman Otis, esponente di FS che si sarebbe vantata di non aver ammesso nessuno che non fosse membro di FS, secondo quanto afferma Lawrence Walsh, famoso inquirente speciale del caso “Iran/contra”.
Certamente a FS si riferì Hillary Clinton quando denunciò “una vasta cospirazione della destra” dietro l'impeachment del presidente Clinton. Membro di FS è il giudice Sentelle, presidente della commissione giuridica che affidò a Kenneth Starr l'inchiesta Whitewater. Starr, membro di FS, nominò tra i suoi vice Brett Kavanaugh, anch'egli di FS, il quale poi, dal gennaio 2001, è passato nell'ufficio legale della Casa Bianca. Il sen. Orrin Hatich, che presiedette la commissione giudiziaria del Senato all'epoca dell'impeachment di Clinton, dirige una sezione di FS. Suo figlio, Brent Hatch, è il tesoriere di FS. La sezione di Washington di FS è presieduta da Theodore Olson, da poco dimessosi dall'incarico di rappresentante dell'amministrazione presso la Corte Suprema. Olson è noto per aver gestito il “salotto” di faccendieri, giornalisti e dirigenti di fondazioni che funse da centro coordinatore della campagna propagandistica contro Clinton.

Carta patinata

A guardare le pubblicazioni dalla Federalist Society si dovrebbe ricavare l'impressione, sbagliata, che l'associazione vuole riproporre la tradizione del federalismo americano di James Medison. Nel rapporto del 2003 di FS si legge: “La Federalist Society for Law and Public Policy Studies è un gruppo di conservatori e libertari interessati alla situazione dell'ordine legale. Si fonda sui principi secondo cui lo stato esiste per preservare la libertà, che la separazione dei poteri del governo è al centro della Costituzione, e che compete soprattutto al giudiziario stabilire che cosa la legge è, e non che cosa dovrebbe essere. La Society cerca sia di promuovere una coscienza di questi principi sia di promuoverne l'applicazione con le proprie attività”.
La bugia continua: “Questo implica la ridefinizione delle priorità nel sistema giuridico affinché siano premiati la libertà individuale, i valori tradizionali e il rispetto della legge. Richiede inoltre che tra avvocati, giudici, studenti e professori di legge si torni a riconoscere l'importanza di queste norme. Operando per raggiungere tali obiettivi, la Society ha creato una rete di intellettuali conservatori che si estende a tutti i livelli della comunità giuridica”.
Tra gli attivisti dei diritti civili, invece, le cose sono giudicate in maniera ben diversa. Molti vedono nella Federalist Society una rete impegnata al ripristino delle idee giuridiche che animarono la Confederazione Sudista, desiderosa quindi di abolire tutti i progressi sociali compiuti dall'epoca del Presidente Franklin Roosevelt e del New Deal. Si prenda ad esempio il caso di Richard Epstein, professore di Legge presso l'Università di Chicago e animatore di un movimento chiamato “Constitution in Exile”, secondo il quale Roosevelt, creando nel New Deal la previdenza sociale e altre misure di garanzie sociali, avrebbe affossato la Costituzione. Ma è proprio il preambolo della Costituzione ad ordinare espressamente al governo di “promuovere il welfare generale” delle generazioni presenti e future.
Lino A. Graglia, esponente della FS che insegna legge all'Università del Texas, non fu confermato giudice del quinto circuito d'Appello per la quale era stato nominato da Reagan, perché ammise di insultare i neri con il termine pickaninnies e va ancora oggi predicando che i neri ed i latini sono per natura inferiori ai bianchi. In un suo profilo della FS del 1999 lo citano: “Neri e americani messicani non possono competere accademicamente con i bianchi in ambienti istituzionali”. Sulla FS Graglia afferma: “Certamente non sono entusiasti a riguardo delle leggi sui diritti civili. Richard Epstein crede che sarebbe molto meglio se le leggi dei diritti civili fossero abolite. Questa gente crede, come me, che i cosiddetti diritti civili siano andati troppo oltre e non sono affatto diritti civili”.
Lawrence Walsh, inquirente indipendente dell'Iran-Contra è esplicito al proposito: “La mia impressione è che stanno cerca di tornare al XVIII secolo e demolire ciò che la Corte Suprema ha fatto dal New Deal in poi. E ritengo che sia errato affidare un tribunale a qualcuno che chiaramente si è impegnato a priori per un dogma politico, sia un esponente del Ku Klux Klan sia della Federalist Society”.
Persino uno con l'aura da patrizio come James Backer III, che ha ricoperto incarichi prestigiosi nelle amministrazioni di Reagan e di Bush senior, secondo quanto riferito dal Washington Post, avrebbe bollato i due esponenti di FS Edween Meese e Kenneth Cribb (sotto Reagan, rispettivamente attorney general e il suo vice) come “Big bigot” e “baby bigot”, cioè fanatici settari. Cribb è un direttore della FS e anche della Scaife Foundation, gran finanziatrice di FS e di tante iniziative della destra. Le diverse fondazioni del gruppo Mellon Scaife hanno finanziato quasi da sole la campagna di impeachment di Clinton condotta da FS. Ed Meese è tra i propagandisti più noti della Federalist Society ed è invitato molto frequentemente come oratore alle sue conferenze. Il suo nome appare nel “Board of Visitors”, il comitato dei garanti di FS.
Il più acuto di tutti, fin ora, sul conto della FS è stato senz'altro Scott Horton, professore di Legge alla Columbia University e personalità di spicco dell'ordine degli avvocati di New York. In un commento del 5 novembre 2005 sui “memorandum sulle torture”, in cui si argomentava che il presidente non ha il dovere di rispettare la convenzione di Ginevra e le altre leggi internazioni che vietano la tortura, il prof. Horton ha prontamente identificato in Carl Schmitt la fonte dell'argomento scritto da John Yoo dell'ufficio legale del dipartimento della Giustizia. Yoo, passato poi alla facoltà di Legge di Berkeley, è un acceso promotore della FS ed ha fatto carriera con il sostegno di David Addington e Timothy Flanigan, gli angeli legali di Cheney.

Strette di mano segrete

Nel riferire sul ricevimento che la FS aveva tenuto a Washington, il 18 luglio la CNN attaccava così: “Al banchetto di venerdì l'ex Solicitor General Theodore Olson rivolgeva i suoi sguardi su quel salone d'hotel stipato di avvocati e salutò sardonicamente 'tutti voi Federalists che sembra abbiate bene imparato la stretta di mano segreta. A quelli che si trovano qui solo per caso mi sento in dovere di dire che siete capitati in mezzo ad una camarilla della destra, e non sarete mai più gli stessi', l'ex primo legale del governo stava lì impassibile mentre i membri della Federalist Society scoppiavano a ridere”.
La CNN ha rassicurato il suo pubblico dicendo che la FS non ha nessuna stretta di mano segreta ed i suoi incontri solitamente sono aperti al pubblico. Ma resta il fatto che fin dall'inizio la FS è stata in essenza una cospirazione che si rifà alle idee di Carl Schmitt e Leo Strauss e che mira ad offossare l'ordine costizionale.

Le origini

Dai numerosi resoconti pubblici si apprende che la Federalist Society fu fondata da tre studenti: Steven Calabresi, Lee Liberman, and David McIntosh. Calabresi era protetto dai professori di Yale Robert H. Bork e Ralph K. Winter, che in quegli anni Reagan promosse nella magistratura. Gli altri due, Liberman e McIntosh studiarono a Chicago sotto la protezione dell'allora professore Antonin Scalia. Bork, Winter e Scalia furono i promotori della fondazione in facoltà della Federalist Society, nel 1982.
Un altro laureato di Yale che promosse la fondazione di FS è Michael Horowitz noto per un discorso del 1979 che incoraggiava i conservatori a prendere il controllo delle attività legali nei settori di interesse pubblico. La CNN spiegò il 19 luglio 2005: “Le origini della Society si possono far risalire al 1979, l'hanno precedente alla vittoria di Reagan, quando il professore di diritto Michael Horowitz pubblicò un trattato sul movimento di giuristi e avvocati nei settori di interesse pubblico, esortando i conservatori a ribaltare mezzo secolo di egemonia liberal nell'establishment giuridico. Questo era possibile, scrisse, indottrinando o conquistando diverse generazioni di studenti di legge, avvocati e giudici. Per definizione, la campagna deve concentrarsi nel fertile terreno delle facoltà di legge. Horowitz fu fortunato perché Reagan fu eletto nel 1980 e la sua amministrazione si mise all'opera dando vento in poppa al movimento federalista”.
In progetto procedette su due binari, il primo dei quali constava nell'indirizzare nei tribunali federali tanti professori di legge e magistrati di destra. “Il secondo binario” spiegava ancora la CNN “era molto più lungimirante e prevedeva di far entrare come stagisti nell'apparato di Reagan una nuova generazione di avvocati intellettuali conservatori sotto i trent'anni. Il secondo binario richiedeva carne fresca, e fu qui che entrò in ballo la Federalist Society”.
Alla fine degli anni Ottanta, le corti federali pullulavano di personale selezionato dai ranghi della FS. Nell'ottobre 1988 furono ben 10 i commessi e assistenti assunti alla Corte Suprema provenienti dalla Federalist Society. Michael Horowitz, passato intanto all'Hudson Institute, diventò consigliere legale generale dell'Office of Management and Budget (gestione e bilancio, fa parte dell'ufficio del presidente) all'inizio dell'amministrazione Reagan.
Membri di FS nell'attuale o precedente amministrazione Bush: John Ashcroft, Spencer Abraham, Gail Norton, Michael Chertoff. Esponenti politici di rango di FS: Larry Thompson, John Bolton, C. Boyden Gray, Timothy Flanigan, Theodore Olson. Membri di FS nella Corte Suprema: Anthonin Scalia, Clarence Thomas, John Roberts e il designato in attesa di conferma Samuel Alito.

I finanziatori

Le fondazioni esentasse della destra che hanno finanziato il revival di Carl Schmitt in tante facoltà di legge sono anche state fin dall'inizio le principali finanziatrici di FS. La prima iniezione di 25 mila dollari arrivò nel 1983 dall'Institute for Educational Affairs allora presieduto da William Simon, direttore della Olin Fundation, e da Irving Kristol, il padrino del movimento neo-conservatore.
Nel 1998 la FS aveva un bilancio di 2.6 milioni di dollari e destinato a crescere rapidamente per opera delle fondazioni Olin, Mellon Scaife, Bradley, Richard and Helen DeVos, Charles, Koch, Deer Creek, Eli Lilly Endowment. Imprese finanziatrici: Holland Coors, Veriton, Microsoft e Daimler-Chrisler.
A sua volta la FS ha dato vita ad una rete di operazioni di facciata, anche nel campo della religione: C. Boyden Gray, uno di garanti della Federalist Society, ha creato il Citizens for a Sound Economy; Manuel Klausner di FS gestisce l'Individual Rights Foundation; Michael Rosner, fin dall'inizio un leder di FS gestisce il Center for Individual Rights; James Bopp ha diretto per lungo tempo il National Right to Life Committee e la Christian Coalition; Roger Clegg gestisce il Center for Equal Opportunity; Donald Hodel, ex segretario nel governo Reagan ha presieduto a lungo la Christian Coalition.
FS recluta in particolare nella facoltà di legge della Regent University di Pat Robertson. La Ave Maria School of Law fondata da Thomas Monaghan, il magnate di “Pizza domino”, è presieduta da Robert Bork di FS.
Altre associazioni affiliate a FS: Institute for Justice, Washington Legal Foundation, Pacific Legal Foundation, American Center for Law and Justice della Regent University Law School, Christian Legal Society, Rutherford Institute, e Alliance Defense Fund. Quest'ultimo raccoglie tutta una serie di gruppi religiosi che sono impegnati in una crociata di processi legali contro la separazione tra stato e chiesa.

Jeffrey Steinberg