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    La Corea scommette sul Ponte


    Il "Ponte di Sviluppo Eurasiatico" è un argomento già di casa nella Corea del Sud, come mostra uno dei tanti cartelloni esposti a Seoul. (foto sopra). Tra il 31 ottobre e l'8 novembre 2003 la concezione di Lyndon LaRouche di questo grande progetto è diventata il punto focale di una serie di incontri tenuti a Seoul da Jonathan Tennenbaum e Kathy Wolfe, in rappresentanza di Lyndon LaRouche e della rivista EIR.
    Più di ottocento persone hanno partecipato a cinque convegni, due conferenze stampa e ad una serie di seminari con gli esperti più direttamente interessati al progetto.
    A Tennenbaum è stato affidato il discorso di apertura alla conferenza "Prospettive della Corea per essere al centro del commercio mondiale" indetta dall'Associazione coreana per lo studio del Commercio (KTRA) che raggruppa 2000 economisti laureati del paese. I 500 partecipanti sono giunti da ogni parte del paese. Hanno inoltre parlato il ministro della Corea del Sud del Commercio e l'Industria Yoon Jin-Sik, l’ambasciatore italiano in Corea del Sud Francesco Rausi, il presidente del KTRA Song Hee-Young, e il rappresentante dell'Istituto coreano per l'economia internazionale Ahn Choong-Yong, l'esperto internazionale di trasporti multimodali Anthony Beresford, della Cardiff University, Yukiko Fukugava dell'Università di Tokyo e del METI (ex MITI), e il direttore del Centro ricerca affari transnazionali dell'Istituto studi economici mondiali di Pechino Kang Xie.
    Alla conferenza, sponsorizzata dal Ministero del Commercio e dall'Associazione coreana del commercio internazionale, sono stati distribuiti i discorsi del relatori insieme ad una copia dell'EIR. La rivista fondata da LaRouche pubblica il discorso di Tennenbaum nel numero del 14 novembre.