ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

ECONOMIA

  

 


Cheney rilancia la politica guerrafondaia contro l'Iran

Benedetto XVI a Ratisbona e Bernard Lewis

Guerra asimmetrica globale: il presidente George W. Nerone

Il generale Ivashov: come dice LaRouche, dietro questa guerra c’è l’oligarchia finanziaria internazionale

L’eredità di Wohlstetter nella strategia nucleare dei neo-cons

La guerra di Halliburton

Gli USA nella trappola della privatizzazione delle forze armate

Il pericolo di guerra e i “piegatori di cucchiai” tra i militari USA

Per Cheney la guerra è l'alternativa alla minaccia della pace

Mini-nukes: il fantasma di Bertrand Russell abita nel Pentagono di Cheney e Rumsfeld

Per un nuovo Trattato di Westfalia

Come gli USA vedono la NATO e l'Unione Europa

La dottrina LaRouche

Impeach Cheney

Dopo il pastrocchio: Cheney e i neo conservatori se la prendono con LaRouche

Halliburton: il teorema neo-con è fallito

Il vice presidente Cheney deve andarsene

Un mondo di stati nazionali sovrani

Preparare un controgolpe a Washington

Il partito della guerra non è invincibile

La vera alternativa alla guerra

LaRouche: l'11 settembre un anno dopo

Guerre e terrorismo, conseguenze del crac finanziario

Gli USA verso lo stato di polizia

Brzezinski e l’11 settembre

LaRouche, Rafsanjani e l’11 settembre

Gli USA minacciati dal colpo di stato

Dialogo delle civiltà per la ricostruzione mondiale

Nuove considerazioni sullo scudo spaziale

Medio Oriente: il fondamentalismo che viene dall'occidente

Organizzazione regionale sotto una nuova Bretton Woods

La destabilizzazione geopolitica globale



[Solidarietà, anno X n. 4, novembre 2002]


Nuova Bretton Woods,
vera alternativa alla guerra

La quasi totalità dei paesi del mondo, ma anche gli alti gradi militari e la popolazione in America sono contro una nuova guerra in Iraq.
L'esigenza più sentita, universalmente, è una soluzione radicale ai problemi economici di portata planetaria che il sistema monetario e finanziario vigente non ammette. Anzi, dopo aver condotto interi paesi alla bancarotta, alimentato bolle speculative globali e rovinato le economie industriali, questo sistema mostra chiaramente che il suo stadio finale non può essere che la guerra perpetua.
Lo strappo necessario per invertire la tendenza passa per la nuova Bretton Woods proposta dal candidato alla presidenza USA Lyndon LaRouche.

Il numero di novembre di Solidarietà documenta:

  • Come il vice presidente Dick Cheney persegua una politica guerrafondaia da almeno dodici anni. E' da allora infatti che promuove una strategia dell'"aggressione preventiva", contro presunti "nemici degli USA". I tragici fatti dell'11 settembre sono giunti come "la scusa buona e tanto sospirata" per far passare questa strategia apertamente imperiale fino ad oggi respinta, tanto da sollevare gravi interrogativi sul conto dei veri mandanti di quei misfatti.
  • Come il ministro della difesa USA Rumsfeld abbia avuto incontri ufficiali con Saddam Hussein a Bagdad, nel 1983-1984, nel contesto della guerra Iran-Iraq, e come fu a seguito di tali incontri che gli USA passarono a Saddam gli "agenti biologici" necessari per costruire armi. La notizia, pubblicata da Newsweek a metà settembre, è stata oggetto di un'interrogazione del senatore Robert Byrd a Rumsfeld. Questi, pur ammettendo tutto, ha commentato che è "una vergogna dare l'impressione che gli USA abbiano assistito l'Iraq fornendo armi chimiche e biologiche...". Byrd ha anche messo agli atti del Senato le prove delle consegne degli agenti biologici all'Iraq.
  • Il fermento che scuote i vertici militari del Pentagono dove gli alti ufficiali, pur non brillando per acume strategico, sono ancora in grado di riconoscere la follia che domina la fazione "utopistico imperiale" determinata a scatenare uno scontro di civiltà, e composta da "falchi-conigli", tutti imboscati che non hanno prestato servizio armato effettivo.

Solidarietà pubblica le dichiarazioni contro la guerra di tre personaggi americani:

  • Il sen. Robert Byrd, che a metà settembre ha guidato l'opposizione alla ratifica della "Risoluzione congiunta 46" che autorizza il presidente a ricorrere alla forza come e quando lo ritiene opportuno.
  • Il sen. Ted Kennedy, che denuncia "l'imperialismo americano del 21° secolo" e la "guerra preventiva" come del tutto estranea alla tradizione militare americana.
  • Il gen. Anthony Zinni, eroe del Vietnam, nato da emigrati italiani, ha ricoperto incarichi prestigiosi come capo del Comando Centrale delle forze USA in Medio Oriente. Zinni ha denunciato i venti di guerra come portatori di conseguenze peggiori di quelle del Vietnam, queste ultime lui le attribuisce alla crassa incompetenza di utopisti come Robert MacNamara.

Il servizio è pubblicato nel numero di novembre 2002 di Solidarietà, il bollettino d'informazione del Movimento Solidarietà che i non iscritti possono richiedere telefonicamente agli uffici di Milano: 02/2613058 – 02/26110612