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Battuta d'arresto repubblicana sulla Social Security

Dal 19 marzo al 3 aprile il Congresso USA è in vacanza. Nelle proprie circoscrizioni i parlamentari solitamente si dedicano agli incontri con la base elettorale. Mentre i democratici hanno un fitto programma di incontri con gli elettori, ai repubblicani è stato detto di abbassare il tono, evitare gli incontri con il grande pubblico delle Town Hall, ma dedicarsi alle redazioni dei giornali, ai circoli privati, ai Lions Club, alle Camere di Commercio, ecc.
Il motivo è la privatizzazione della Social Security: il comune cittadino non ne vuol sentire parlare. Su oltre 300 incontri pubblici che i parlamentari democratici hanno in programma, 55 sono su invito di organizzazioni indipendenti nelle roccaforti repubblicane.
Il 17 marzo sette parlamentari repubblicani hanno apertamente disertato Bush, votando contro un meccanismo per tagliare dalla sanità 14 miliardi di dollari in cinque anni. La legge è stata bocciata con 52 voti contro 48.
A non abbassare i toni sono invece i signori di Wall Street e della City di Londra, che non debbono fare i conti con l'elettorato perché hanno rifilato questa gatta da pelare ai propri politici.
Il Financial Times ha pubblicato sulla prima pagina dell'edizione del 21 marzo la minaccia della Standard & Poor's di una retrocessione per Stati Uniti, Germania, Francia ed Inghilerra.
"La spesa per le pensioni e la sanità" scrive l’organo della City di Londra "cresce tanto rapidamente da ridurre il debito dei paesi più ricchi e industrializzati a livello di 'spazzatura' entro trent'anni, a meno che i rispettivi governi non decidano rapidamente di pareggiare i bilanci e ridurre le uscite, secondo un rapporto diffuso oggi. ... La Standard & Poor's ... sostiene che il prevalere dell'attuale tendenza fiscale comporterebbe retrocessioni dei titoli della Francia, degli USA, della Germania e del Regno Unito dalla categoria di 'investimento' a quello di 'spazzatura' – la Francia verso il 2020, USA e Germania prima del 2030, il Regno Unito prima del 2035".
Ovviamente la 'previsione' di S&P, come quelle simili diffuse da ambienti conservatori USA, parte da premesse fallaci secondo cui l'economia mondiale continuerà a contrarsi e il reddito medio della stragrande maggioranza della popolazione continuerà a diminuire, fattori che si traducono in una diminuzione del gettito fiscale, il quale risulterebbe quindi insufficiente per provvedere a sanità e pensioni. Non si tratta dunque di 'previsoni' ma di programmi di deindustrializzazione a tappe forzate che passano per l'eliminazione di presunte "bocche inutili".


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