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La ditta Schwab e la privatizzazione delle pensioni

Dallo strategic alert del 20 febbraio

Sotto la regia di George Schultz, l'intermediario mobiliare Charles Schwab Corp., uno dei più grandi broker al mondo, si sta posizionando per fare la parte del leone in una eventuale privatizzazione della Social Security.
Nel 1997 Shultz entrò a far parte del consiglio d'amministrazione della Schwab e quasi contemporaneamente chiamò a farvi parte anche Condoleezza Rice, di cui stava coltivando la carriera all'Hoover Institution. Nel 1998 Shultz incaricò la Rice di mettere a punto una squadra di politica estera per la futura amministrazione Bush, i "Vulcani".
La Charles Schwab di San Francisco si presenta come il più grande "discount broker" del mondo; ovvero, rispetto alle altre imprese del settore, taglia le commissioni per chi investe sul mercato azionario. Fondata nel 1971, oggi ha raggiunto i 7,5 milioni di clienti attivi, che le affidano assets per un volume complessivo superiore ai mille miliardi di dollari. Nel 2000 acquisì la U.S. Trust, un'antica finanziaria di New York che amministra i fondi e offre servizi specializzati a quelle poche famiglie che dispongono di patrimoni superiori ai 100 milioni di dollari.
Fondatore e amministratore delegato dell'impresa è Charles Schwab, uno dei personaggi più ricchi d'America, che, da quando Shultz è entrato nel CdA, si è dedicato anima e corpo alla causa delle privatizzazioni.
Nel 2002, quando George W. Bush tenne il primo "vertice economico" a Waco, in Texas, Charles Schwab ottenne un posto a fianco del presidente e pronunciò un discorso in cui propose l'abolizione di qualsiasi tassa sui dividendi delle azioni. Bush commentò che si trattava di una "nuova proposta entusiasmante" ed ha poi ridotto la tassa sui dividendi al 15%. Successivamente, quando Paul O'Neill fu costretto a lasciare l'incarico di segretario al Tesoro, tra i possibili successori fu proposto anche Schwab.
Sotto l'influsso di Shultz, la Charles Schwab Corp. assunse un ruolo ancora più deciso nel definire l'esito del vertice economico che Bush tenne a Washington tra il 16 e 17 dicembre 2004, quando la proposta di privatizzare la Social Security fu posta espressamente sul tavolo. Nella sessione intitolata "Sfide finanziarie di oggi e domani", a cui Bush partecipò personalmente, la relatrice fu Liz Ann Sonders, chief investment strategist della Charles Schwab Corp., che espose la strategia di Wall Street per una tale "riforma". Dopo il discorso la Sonders partecipò ad un incontro a porte chiuse con Bush. Charles Schwab coordinerebbe direttamente le sue attività con il governo, come si può desumere da quanto ha scritto il Chicago Tribune l'11 novembre 2004: "Secondo un portavoce del segretario al Tesoro John Snow, quest'ultimo ha incontrato Schwab in diverse occasioni".
Un esperto di Wall Street ha confidato all'EIR di essere convinto che la Schwab Corp. potrebbe essere la prima beneficiaria della privatizzazione: "Hanno un supermercato dei fondi d'investimento che potrebbe funzionare egregiamente a tale scopo. Si trovano nella posizione ideale. Hanno tagliato le commesse e potrebbero utilizzare i tanti piccoli conti di 'retail brokerage'."
Dal 1995 Charles Schwab e sua moglie hanno versato un milione in contributi elettorali indiretti al partito repubblicano e altri 250 mila dollari in versamenti diretti ai candidati. Il più finanziato è stato Tom Delay, che con quei soldi è riuscito a diventare capogruppo della maggioranza parlamentare.
In una manifestazione di fronte agli uffici di Boston della Schwab, che il sindacato AFL-CIO ha tenuto il 25 gennaio, è stato letto un messaggio del presidente del sindacato John Sweeney che critica i piani di privatizzazione della Social Security.
Secondo l'AFL-CIO, la Schwab finanzia varie entità impegnate nella privatizzazione previdenziale. Tra queste il Project on Social Security Privatization, presieduto da Jose Piñera, colui che privatizzò le pensioni in Cile ed ora è stato riciclato da Shultz e dal Cato Institute negli USA.
La situazione in cui versa la Schwab è tipica delle finanziarie fallite di Wall Street che hanno disperatamente bisogno di mettere le mani sui capitali freschi del Social Security Trust Fund. Il sito internet dell'Hoover Institution riferì il 18 gennaio che "i profitti della Charles Schwab Corp. sono crollati del 64 per cento nel quarto trimestre del 2004, come conseguenza dei costi incorsi nell'ultima riorganizzazione mirante a rinvigorire la vendita di azioni, che è da tempo in fase calante."


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