ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

ECONOMIA

 

  

La Nuova Bretton Woods in breve

Helga Zepp-LaRouche rilancia l'appello per una commissione ad hoc per la Nuova Bretton Woods (maggio 2006)

L’America Latina propone la Nuova Bretton Woods all’Assemblea Generale dell’ONU

Adesioni da tutto il mondo al Comitato ad hoc per la Nuova Bretton Woods (maggio 2005)

La Camera dei Deputati approva la mozione per la nuova Bretton Woods (6 aprile 2005)

Dibatto alla Camera sulla nuova Bretton Woods (marzo-aprile 2005)

Mozioni parlamentari all’inizio del 2004

Mozione Peterlini al Senato per la Nuova Bretton Woods 

Unanimità del parlamento italiano per la Nuova Bretton Woods

Il testo della risoluzione

Prime reazioni internazionali

Nuovo appello per un Comitato ad hoc per la Nuova Bretton Woods

I grandi passi della Nuova Bretton Woods

Eneas Carneiro al parlamento brasiliano stravince con il programma di LaRouche

LaRouche negli Emirati Arabi e a São Paulo

Senatori italiani : risolvere la crisi argentina con la Nuova Bretton Woods

Crollano i mercati finanziari torniamo a BrettonWoods!

Commercio senza valuta ma con un paniere di merci

Comitato ad Hoc per una nuovaBretton Woods

A Chiang Mai il primo polo della sopravvivenza

Nuova mozione al Senato
per la Nuova Bretton Wood
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Il 13 maggio 2003 il senatore Oskar Peterlini ha presentato al Senato una nuova mozione in cui si chiede al governo di impegnarsi a favore di una conferenza internazionale per ridefinire il sistema monetario e finanziario mondiale. Peterlini si era già fatto promotore di un'iniziativa simile l'anno scorso, nel contesto della crisi finanziaria argentina, ma quella mozione non fu poi messa all'ordine del giorno. Fu invece discussa, e approvata il 25 settembre 2002, una versione modificata dello stesso testo, presentato alla Camera dal collega di Peterlini, Sigfried Bruegger.
Peterlini ha annunciato questa nuova iniziativa in occasione di un'incontro pubblico con LaRouche a Roma lo scorso aprile, a cui ha partecipato, tra gli altri, anche la senatrice Patrizia Toia. La mozione, che Peterlini ha redatto in collaborazione con Paolo Raimondi, presidente del Movimento Solidarietà, è stata sottoscritta da altri 28 senatori appartenenti sia ai partiti d'opposizione che alla maggioranza governativa. I firmatari della mozione per la Nuova Bretton Woods: Peterlini, Andreotti, Baio Dossi, Bedin, Betta, Borea, Cambursano, Carrara, Cavallaro, Dalla Chiesa, Dato, De Paoli, Dentamaro, Dettori, Gaglione, Gubert, Liguori, Longhi, Malbarba, Marino, Michelini, Ruvolo, Salerno, Cesare Salvi, Salzano, Togni, Toia, Zancan.
La nuova mozione inizia descrivendo il susseguirsi delle crisi finanziarie dal 1977, affermando che "non si tratta di una serie di casi isolati, ma costituisce piuttosto la manifestazione di una crisi dell'intero sistema finanziario caratterizzato da una bolla speculativa fuori di ogni controllo". Prosegue denunciando l'effetto "devastante" della bolla speculativa sui paesi in via di sviluppo e attribuisce grande responsabilità al FMI per aver "pesantemente contribuito all'aggravamento della crisi" Aggiunge quindi che "nei settori industrialmente avanzati la bolla speculativa e le crisi finanziarie sono andate ad intaccare le strutture delle economie reali con gravi ripercussioni per la maggioranza della popolazione e delle famiglie." Finora, gli interventi delle autorità monetarie hanno "semplicemente rifinanziato la bolla finanziaria creando così anche le premesse per una possibile esplosione inflazionistica dei valori finanziari e immobiliari che potrebbe ora riversarsi sull'intero sistema".
La natura della crisi è tale da "sollecitare le forze politiche democratiche a porre la crisi economica globale e le sue soluzioni al centro del tavolo delle discussioni strategiche anche per proporre nuove politiche di sviluppo e di cooperazione come alternativa a scontri di civiltà, guerre e tensioni internazionali". Perciò, la mozione chiede al governo di "prendere l'iniziativa di proseguire, nelle sedi internazionali competenti, l'attività di studio e di proposta per una nuova architettura finanziaria regolata, in grado di evitare le bolle speculative e di sostenere l'economia reale;
a prendere, in particolare, l'iniziativa di proporre la convocazione di una nuova conferenza internazionale a livello di Capi di Stato e di Governo e di Parlamenti, simile a quella che si tenne a Bretton Woods nel 1944, allo scopo di fondare un nuovo sistema monetario internazionale e prendere quelle misure necessarie per eliminare i meccanismi che hanno condotto alla creazione della bolla speculativa e al crac finanziario sistemico e per mettere in moto programmi di ricostruzione dell'economia mondiale basati su grandi progetti infrastrutturali di portata continentale e su investimenti nell'economia reale che sappiano aumentare la produttività effettiva del sistema economico".

L'8 aprile 2003 LaRouche è stato ospite alla presentazione del nuovo libro dell'economista Nino Galloni "Dopo lo sviluppo sostenibile: l'ambiente come obiettivo, la crescita come vincolo", tenutasi al Campidoglio. LaRouche ha sottolineato come la politica della Nuova Bretton Woods sia al tempo stesso la soluzione ai problemi economici e a quelli strategici, cioè la via d'uscita dalla depressione e dalla guerra.
Lo stesso tema è stato trattato da LaRouche in un incontro con alcuni parlamentari, organizzato dall'ex ministro Patrizia Toia e dal senatore Oskar Peterlini.