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DICHIARAZIONE DI PAOLO RAIMONDI, PRESIDENTE DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE PER I DIRITTI CIVILI SOLIDARIETA
Roma, 1 marzo 2004
Se non in carcere, si mandino almeno in una casa di cura per dipendenze e malattie infettive esotiche gli speculatori impenitenti
Il Sole 24 Ore del 21 febbraio 2004 ci informa che il signor Alberto Giovannini è indagato dalla Procura di Monza in rapporto al crac dei bond della Cirio. Uno dei tanti, si dirà. Eh no! La storia del signor Giovannini è molto interessante per capire lideologia e le reti della finanziarizzazione selvaggia alla base della crisi sistemica e globale che dobbiamo affrontare con decisione e subito, e che si manifesta con i crac e le bolle speculative. Il giornale economico riferisce che attualmente Giovannini è il boss della finanziaria Unifortune Asset Management sgr, ma nel periodo 1999-2001 era uno dei responsabili della mediazione finanziaria della Banca di Roma (oggi Capitalia), cioè quando venivano operate le operazioni allegre sui bond Cirio.
Giovannini divenne una sorta di celebrità quando il famoso fondo speculativo Long Term Capital Management (LTCM) fallì miseramente nel 1997-8 a seguito di vaste speculazioni internazionali, responsabili tra laltro della distruzione delle economie di molte nazioni emergenti dellAsia e dei livelli di vita di milioni di famiglie. A dirigere le operazioni speculative dellhedge fund LTCM cerano: John Meriwether, ex mago della Salomon Brothers che fu costretto a lasciare nel 1991 a seguito di uno scandalo sui titoli del Tesoro USA, David Mullins, già vicepresidente della Federal Reserve americana, Robert Merton e Myron Scholes, che nel 1997 ottennero il Nobel per leconomia con le loro formule matematiche alla base delle operazioni in strumenti derivati, e Alberto Giovannini, che contava anche su una diretta partecipazione dell Ufficio Italiano Cambi che aveva affidato al fondo LTCM almeno 250 milioni di dollari a partire dal 1994. Il Sole 24 Ore del 2 ottobre 1998 aveva spiegato che Giovannini era lì come uno dei più accreditati Draghi boys che formano il comitato di esperti al Ministero del Tesoro dallinizio degli anni 90.
Secondo il New York Times, gli ispettori che esaminarono i conti di LTCM accertarono che i depositi degli investitori, un capitale di 4,75 miliardi di dollari, erano stati impiegati come garanzia collaterale per lacquisto di titoli per 125 miliardi di dollari, per poi usare questi titoli come collaterale per partecipare in transazioni finanziarie esotiche che ammontano a 1.250 miliardi di dollari. La famosa leva finanziaria.
I presupposti teorici del modello matematico di Merton e Schholes dicono che ciò che è accaduto nel passato recente definisce ciò che accadrà nel futuro, una logica alla base di quasi tutti i modelli computerizzati della finanza mondiale. E il LTCM aveva scommesso sulla convergenza a lungo termine dei tassi di interesse delle principali nazioni industrializzate. Il modello esclude assiomaticamente la possibilità di choc finanziari, di scossoni sistemici, che invece si verificarono in Asia e in Russia, con la conseguente decisione del governo russo di congelare i suoi titoli del Tesoro (GKO), mandando in tilt gli schemi di LTCM.
Il 23 settembre 1998 Alan Greenspan convocò i principali rappresentanti del mondo bancario mondiale per concertare un salvataggio allultimo minuto ed evitare una reazione a catena. Qualche mese dopo LTCM venne liquidato e chiuso. Contemporaneamente la Fed lanciò la politica di inondare i mercati finanziari di liquidità con la serie di abbassamenti dei tassi di interesse per mantenere in piedi il traballante sistema bancario e finanziario.
Nel 1998 io presentai un esposto alle autorità competenti affinché indagassero come mai il denaro pubblico, addirittura attraverso lUfficio Italiano Cambi e la Banca dItalia, era finito nella speculazione più pura e rischiosa, ma nessuno volle muoversi su questa pista.
Invece di fare i conti con la legge, Giovannini, che merita il titolo di speculatore di stato, ha fatto carriera. Al suo Giovannini Group furono affidate importanti responsabilità dalle istituzioni europee nella transizione alleuro. In un suo rapporto del 1997 alla Commissione per la transizione monetaria dei paesi dellUE alleuro, intitolato Limpatto delleuro sui mercati internazionali dei derivati, si legge :Il futuro stato dellUnione Europea come uno dei principali centri della comunità finanziaria mondiale dipende dallesistenza di un fiorente mercato dei derivati.
Non ci si può quindi stupire dei crac della Parmalat, dei bond argentini, di Cirio, della Banca 121, etc. La crisi è sistemica e bisogna che i governi mettano in moto iniziative per una riorganizzazione per bancarotta, secondo la proposta di Nuova Bretton Woods formulata dalleconomista e candidato democratico americano Lyndon LaRouche.
Ma, per concludere, che fine ha fatto Mario Draghi, già Direttore Generale del Ministero del Tesoro, famoso per aver guidato il drappello degli alti dirigenti di stato italiani a bordo dello yacht Britannia della regina Elisabetta dInghilterra, dove il 2 giugno 1992 si complottò la svendita a prezzi stracciati delle industrie a Partecipazione Statale con le lobby finanziarie angloamericane? Negli anni Novanta Draghi ebbe un ruolo centrale nella liquidazione delle regole e leggi che ostacolavano lintroduzione, anche in Italia, di speculazioni e operazioni bancarie e finanziarie fuori controllo. Penso che ne sentiremo parlare molto presto.
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